Regia: Terra Shin
Durata: 1 h e 44 m
Durata: 1 h e 44 m
Il presunto suicidio del figlio di una coppia spinge un novello assicuratore ad indagare sulle vere cause della morte, portandolo al confronto con la psicosi umana e i sensi di colpa derivati da un tragico evento del suo passato.
BEST
5 - Non aprite quel seminterrato
4 - Diamoci un taglio
3 - Il timido imbranato
2 - Voglio i miei soldi
1 - La casa nera
Forte di reminescenze hooperiane, la sala giochi della malvagia padrona di casa è l'interno più ispirato del film, fra cappi in penombra e arti penzolanti contro i quali scontrare "accidentalmente" il volto
4 - Diamoci un taglio
Totalmente succube della moglie e spinto da quest'ultima alla riscossione del premio assicurativo, il marito si amputa le mani con una cesoia a ghigliottina in una sequenza dal sufficientemente efficace montaggio alternato
3 - Il timido imbranato
Il protagonista del film, un insicuro quanto goffo impiegatuccio del tutto inerme agli eventi che lo circondano; cade, incespica, piange.. le sue uniche armi offensive sono un mazzo di chiavi e un estintore. Finalmente privo di machismo latente o rivalsa aggressiva dell'uomo medio, benchè il leit-motiv Zen tenda a protrarre inutilmente ogni situazione potenzialmente risolutiva
2 - Voglio i miei soldi
I primi sospetti dell'assicuratore cadono sul marito, un omino inquietante e credibile nel ruolo di infanticida dai disturbi psicopatologici, gli avvenimenti si sbroglieranno in diverse quanto prevedibili direzioni ma sue rimangono le battute migliori del film
1 - La casa nera
Costantemente ripresa dal basso verso l'alto, la black house è un'incombente quanto fatiscente presenza buia, isolata da ogni microcosmo sociale (una ferrovia limita simbolicamente i contatti con l'esterno), circondata da rampicanti e arbusti secchi è rappresentazione del meglio figurativo/significativo presente nel film
WORST
5 - Il senso di colpa
5 - Il senso di colpa
A parte la risibilità del pretesto (il fratellino si suicida perchè viene maltrattato dai bulli e il protagonista non fa nulla per aiutarlo), siamo ancora ai flashback con le tonalità virate di bianco/giallo?
4 - Il tiro della fune
3 - La schiumata
"Mamma, voglio tanto un cuccioletto..."
"Ancora? L'ultima volta l'hai perso!"
"Non l'ho perso, mamma... non dirla a nessuno questa cosa, ma io devo raccontarti un segreto.."
L'omicidio più idiota del decennio. Lei mette una tagliola sotto il fango, nei pressi di un carretto con dentro un coltello (?!). Lui - comparsa dotata di profondità pari a quella di un agnello da latte nel giorno di Pasqua - nota per caso il carretto e s'incuriosisce per la presenza del coltello, facendo un passo di troppo. Vanno segnalati i seguenti aspetti: la machiavellica pianificazione di una strategia complessa ma basata esclusivamente sulla botta di culo, la gracile donna zoppa che con la sola forza di un braccio trascina per venti o più metri un uomo sui 70 chili che si dimena in mezzo al guano, il perfetto sincronismo dell'operazione con l'arrivo di un treno
3 - La schiumata
Il nostro è messo alle strette dalla donna col coltellaccio. Lesto prende il fido estintore e lo usa contro la cattivona, muovendosi alla cieca nel mezzo delle polveri chimiche... Lei ovviamente lo aggira per infilzarlo da dietro, con tanto di espressione facciale che malamente cela noia o forse solo dissenteria. Probabilmente l'alternativa consisteva nel lanciarle un gavettone.
2 - Non posso fare altro che sorridereLa mogliettina dell'assicuratore deve sparire per un po', giusto il tempo necessario a farsi rapire dalla katifa del film (che mica è chiaro come l'abbia sorpresa/stordita e trasportata da una città all'altra, visto che gira solo in bicicletta..). Nell'atto di separarsi dal marito dice: "Io sono un medico, il mio lavoro è quello di aiutare le persone ma sento che non posso aiutarti, con te io non posso fare altro che sorridere.. mi dispiace tanto". Dice proprio così. Davvero.
1 - Male dentro"Mamma, voglio tanto un cuccioletto..."
"Ancora? L'ultima volta l'hai perso!"
"Non l'ho perso, mamma... non dirla a nessuno questa cosa, ma io devo raccontarti un segreto.."
Nel mondo ci sono i psycobambini destinati a diventare sceneggiatori di Black House o spietati serial-killer e il film ce lo ricorda suggellando tanta bontà di morale con la faccia weirdamente basita del protagonista
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