giovedì 8 gennaio 2009

Ghost Town


Regia: David Koepp
Durata: 1h e 42m
Dopo avere subito un arresto cardiocircolatorio durante una colonscopia, il misantropo dentista Bertram Pincus (Ricky Gervais) acquisisce la facoltà di comunicare con gli spiriti dei defunti. Uno di essi (Greg Kinnear) lo indirizzerà verso la moglie (Tea Leoni).

Best

5 - L'avvocato ospedaliero



Pincus viene messo a conoscenza sulla "anomalia biochimica" avvenuta durante l'operazione e trova nell'avvocato ospedaliero l'indispensabile spalla in uno fra gli scambi di battute più divertenti dell'intero film.

4 - Ricky Gervais



Accento pienamente british e una presenza che cattura la scena. Dopo alcune parti di secondo piano (mercante in Stardust e direttore in Una notte al museo), trova qui il primo ruolo da protagonista assoluto. Comicamente più contenuto rispetto al passato (da non perdere il suo capoufficio in The Office UK, del quale tuttavia mantiene l'aplomb farsesco) e maggiormente al servizio del racconto. Una garanzia.

3 - David Koepp



Equilibrio fra dramma personale o di coppia e componente soprannaturale (qui alleggerita da ridanciani toni comedy), compattezza narrativa, figure verso cui empatizzare. Ciò che mancava alle altre regie di Koepp (Echi Mortali e Secret Window) trova espressione all'interno della riuscita semplicità di Ghost Town. Come se spogliare la sceneggiatura della voglia di stupire con la più o meno inaspettata convergenza verso una rivelazione finale, abbia portato a maggiore attenzione verso le singole parti dell'insieme (mirabile il lavoro di art-direction). Bravo Koepp, continua così invece di perdere tempo dietro a Ron Howard.

2 - Il fantasma nudo



Questo fa da spaccare..

1 - I can fix that for you



Ho un debole per l'happy-end triste e un finale che ha una faccia come il culo da sfumare sulle note di The Heart of Life di John Mayer non può che essere un buon finale. La verità è che quando si esce col sorriso dalla visione, diventa evidente quanto il film abbia funzionato e qualcosa sia rimasto dentro.

Worst

5 - Mummie e cani


L'indole simpaticona di Tea Leoni - quarantadue anni botulinati benissimo - viene esplicata con soluzioni tipo la mummia del Similaun o il cagnolone nel bagno. Ma il personaggio funziona al meglio nelle piccole parentesi sofferenti, facendo apparire voluttuari i siparietti umani (seppur funzionali alla maturità di Pintus).

4 - Investiti dall'autobus



In quanti film si è visto il personaggio che inaspettatamente (magari dopo averla appena scampata grossa) viene investito dall'autobus? Anche se le giacchetta svolazzante mette le cose a posto, qui succede ben due volte.

3 - Tra starnuti e lampioni



Se mentre camminate in strada vi capita di starnutire, è perchè un fantasma vi è appena passato attraverso. A me sembra una cazzata ma vabbè. Però i lampioni che si illuminano quando il caro estinto trova la pace fanno davvero troppo Frank Capra. Avevano esaurito ogni altra licenza poetica (no, il viaggio in barca no!)?

2 - Dr. Prashar



Le scene col dottor Prashar, affabulante collega di Pincus, sono meno divertenti di quanto vorrebbero ambire. Spaziotempo che raccoglie poco di quanto vorrebbero seminare.

1 - Vedo la gente morta



Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, lo sa bene Koepp che di Spider-man è stato sceneggiatore. Quando Pincus è pronto ad accettare le richiesta di aiuto da parte degli spettri, si ha un vago sentore di deja-vu che fa scivolare il film verso binari un po' piacioni. Forse inevitabile. O forse no.

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