Regia: Thomas McCarthy
Durata: 1 h e 43 m
Best
5 - Lì c'erano le Torri Gemelle
4 - L'arresto
Worst
Un professore (Richard Jenkins) scopre una coppia di immigrati che alloggia clandestinamente nel suo appartamento newyorkese. E' l'inizio di un percorso che segnerà nel profondo la sua esistenza.
Best
5 - Lì c'erano le Torri Gemelle
Una frase pronunciata fra tante, parentesi illustrativa che senza pedanteria o retorica testimonia l'evento che maggiormente ha modificato le vite dei protagonisti. E la skyline newyorkese, vista da lontano, appare contradditoriamente amichevole e accogliente, affiancata com'è dal simbolo di libertà per eccellenza.
4 - L'arresto
Un accadimento imprevisto come lo scavalcare il cancelletto della metropolitana diventa motivo di preoccupazione e pericolo. Ma l'arresto di Tarek si rivela un fattore non disgregante bensì consolidante, all'interno dell'inedita dimensione vitale di Walter. Anche nell'ambito famigliare, il suo allontanamento forzato porta ad un nuovo avvicinamento, la madre. Così l'inesorabilità delle regole applicate assume toni drammatici, enfatizzando la sensibilità con cui viene trattato il tema dell'immigrazione si, clandestina, ma radicata nella cultura e società d'accoglienza.
L'ignoto subentra nell'abitudinarietà e nella sicurezza domestica, sconvolgendone gli equilibri. La scoperta dell'estraneo all'interno del proprio nucleo abitativo porta ad una iniziale reazione difensiva da parte dello sconvolto proprietario, offensiva da parte dei residenti che vedono minacciata la propria intimità. Dura un intenso istante, prima che la ragionevolezza porti entrambe le parti a ridefinire l'originale status di appartenenza. Sequenza bella e riuscita per lo scossone emozionale da cui inizia tutto.
La reciproca attrazione tra Walter e Mouna viene consumata in un singolo abbraccio. Breve sollievo, per quanto doloroso, dalla solitudine che li ha ingabbiati nelle loro vite.
L'ignoto subentra nell'abitudinarietà e nella sicurezza domestica, sconvolgendone gli equilibri. La scoperta dell'estraneo all'interno del proprio nucleo abitativo porta ad una iniziale reazione difensiva da parte dello sconvolto proprietario, offensiva da parte dei residenti che vedono minacciata la propria intimità. Dura un intenso istante, prima che la ragionevolezza porti entrambe le parti a ridefinire l'originale status di appartenenza. Sequenza bella e riuscita per lo scossone emozionale da cui inizia tutto.
La reciproca attrazione tra Walter e Mouna viene consumata in un singolo abbraccio. Breve sollievo, per quanto doloroso, dalla solitudine che li ha ingabbiati nelle loro vite.
1 - Richard Jenkins
Bravo caratterista (visto recentemente in Burn After Reading e Fratellastri a 40 anni), qui pieno protagonista che poggia sulle proprie spalle il tono sommesso dell'intero film. Il suo professor Walter Vale è un omino ingrigito dalla vita, vedovo e insegnante privo di stimoli professionali. Vive ai margini dell'invisibilità, salvo scoprire nuova vitalità attraverso l'amicizia di Tarek e l'affetto appena accennato nei confronti di sua madre. Sempre misurato e raramente sopra le righe (scivola solo nella sfuriata), anche quando arriva il momento di esporsi con il liberatorio tambureggiamento sulla panchina.
5 - Dissolvenza su bandiera
Mouna lascia il paese accompagnata dalla dissolvenza sulla bandiera a stelle e strisce. Metafora che dagli oppositi significati mi aspetterei da Spielberg, qui leggermente stridente considerata la precedente attenzione riposta nell'evitare ogni moralismo o discorso politico.
Il punto di rottura di Walt, comprensibile ma poco convincente e troppo costruito, non per come lo dice ma per quello che dice ("non potete portare via la gente così", "era un brav'uomo!"..).
Visto in decine di serie tv ma per quanto mi riguarda indissolubilmente legato al petulante Harvey di Scrubs (straniante vederlo senza camice ospedaliero). Si butta via in un cameo superfluo, utile solo a definire un'informazione perfettamente intuibile, in risposta alla domanda "e come sta sua moglie?". Del resto, con quella faccia proprio non lo si può proprio prendere sul serio e non aiuta il doppiaggio da effemminato metropolitano.
4 - Il porchettaro mediorientale
"Signora, è il suo avvocato o suo marito?"
Con l'arrivo di Mouna si avverte una piccola battuta d'arresto forse protratta oltre il necessario.
Il punto di rottura di Walt, comprensibile ma poco convincente e troppo costruito, non per come lo dice ma per quello che dice ("non potete portare via la gente così", "era un brav'uomo!"..).
Visto in decine di serie tv ma per quanto mi riguarda indissolubilmente legato al petulante Harvey di Scrubs (straniante vederlo senza camice ospedaliero). Si butta via in un cameo superfluo, utile solo a definire un'informazione perfettamente intuibile, in risposta alla domanda "e come sta sua moglie?". Del resto, con quella faccia proprio non lo si può proprio prendere sul serio e non aiuta il doppiaggio da effemminato metropolitano.
1 commento:
Harvey, ossia Richard Kind, è uno dei migliori amici di George Clooney (mi risulta che Clooney sia stato suo testimone di nozze).
Piccola curiosità, solo per la precisione.
Posta un commento