domenica 28 settembre 2008

La notte non aspetta


Regia: David Ayer
Durata: 1 h e 47 m
Tom Ludlow (Keanu Reeves), poliziotto alcolizzato e dai modi spicci, scopre un giro di corruzione che coinvolge i vertici della sua stessa squadra. Combattuto fra poca etica professionale e molta integrità morale, si troverà diviso fra due barricate del potere rappresentate una dal Capitano Jack Wander (Forest Whitaker) e l'altra dall'ufficiale degli Affari Interni James Biggs (Hugh Laurie).

Best

5 - La prima irruzione



Drammatico tiro al bersaglio che inquadra fin da subito la sanguinosa risolutezza del protagonista. Da annoverare negli annali il mitico coreano con la mascherina.

4 - La periferia losangelina


Coreani, neri, ispanici... viene girato il sottobosco delle comunità etniche rigorosamente malavitose, in una Los Angeles sporca e incattivita. Come se fosse necessaria la ricerca di un male altro, lontano dalla facciata integerrima di colleghi e amici.

3 - Siamo tutti delinquenti



"Io tampono le falle del sistema, Tom.."
"Ma il nostro dovere non era quello di arrestare i delinquenti?"
"Siamo tutti delinquenti, Tom"
Duetto di gran razza nel risolutivo confronto finale. Bravo Whitaker che riesce quasi a convincerci della necessità di un male atto a controllare i mali superiori. Poi scade nel tornaconto personale da bravo villain megalomaniaco, condannandosi all'eliminazione per mano dell'amico fraterno.

2 - Tom Ludlow



Beve costantemente bottigliette di vodka e spara per uccidere, eseguendo gli ordini senza porsi troppe domande. Gli viene concesso l'alibi del passato tragico (la moglie è morta in circostanze poco chiare, in compagnia del suo presunto amante) ma fortunatamente è evitata la redenzione o qualsivoglia processo di maturazione. Una pedina libera di occupare caselle svincolando dalle regole del gioco è pur sempre una pedina. E tale rimane, dall'inizio alla fine.

1 - L.A. Unconfidential



Ellroy rifà sostanzialmente L.A. Confidential ai giorni nostri, attualizzando tematiche e contenuti. Lontani dal fascino della Golden Age hollywoodiana, qui c'è da ravanare nel nichilismo più pessimista. Tutti hanno dei segreti e degli interessi da proteggere, coinvolti in una spirale di dog-eat-dog dalla quale nessuno viene escluso. Ne esce un poliziesco-noir dall'incedere tragico, in cui la conta dei morti scandisce i diversi capitoli. Romantico, a modo suo.

Worst

5 - Hugh Laurie



Pur sbarbato rimane sempre il Dottor House. Complice il doppiatore della serie, una straniante prima apparizione ospedaliera e la scarsa attenzione riposta nei confronti delle motivazioni del suo personaggio, che rimane ancorato sullo sfondo della vicenda.

4 - Un piccolo Neo



I due colleghi gli scavano la tomba in giardino e lo svegliano dallo stordimento (perchè?) per finirlo. Lui, legato mani e piedi riesce a buttarsi dentro la fossa, accoppa il primo con la pala, recupera la pistola e spara al secondo. Peccato che qui non siamo in Matrix (o si?).

3 - Ehi Ludlow.. li ho riconosciuti!!!



Mettiamola così; se vi trovate nell'appartamento di due killer dall'identità fumosa che vi guardano in cagnesco puntandovi le armi addosso, provate ad esporre con maggiore discrezione il fatto che siete a conoscenza dei loro segreti. Magari evitate di urlarglielo contro, ecco. Invece la torcia umana decide di scottarsi da sola.

2 - Training Day



Il regista ha scritto il film con Denzel Washington. E si vede nei numerosi tentativi di buttarla sull'azione, anche quando non ci sarebbe alcun valido motivo per farlo. Certe sequenze sembrano remake di quel film (la fuga dell'ispanico, il rookie da svezzare..) nonostante le sfumature noir di Ellroy riescano a contenere molto. Ma non tutto.

1 - 20th Century Fox Italia



Titolo anonimo e locandina brutta, costava davvero troppo mantenere l'originale "Street Kings" o al più tradurlo in "I re della strada" (affermazione ripetuta più volte nel film)? Si può almeno sapere la notte cosa diavolo non dovrebbe aspettare?!...

venerdì 26 settembre 2008

Reeker


Regia: Dave Payne
Durata: 1 h e 30 m
Alcuni studenti partono per il deserto, destinazione: una festa situata nell'Area 52 (la 51 è momentaneamente chiusa al pubblico). Sulle loro tracce, uno spacciatore derubato (Eric Mabius). Un guasto al serbatoio li obbliga a passare la notte in un'area di servizio, dove incontrano un uomo alla ricerca della moglie (Michael Ironside). Insieme dovranno difendersi dal Reeker.

Best

5 - Il tizio nel cassonetto



"Mi sono svegliato ora... tirami fuori, su!"
Il ragazzetto lo tira fuori e scopre con orrore la mutilazione nella parte inferiore del corpo. Per niente indispettita, la carcassa umana zompetta via urlando "lasciami andare!". Il momento è divertente anche se dubito fosse la reazione alla quale il regista avrebbe voluto ambire.

4 - Eric Mabius



All'inizio è uno spacciatore che rivuole la sua droga, in seguito si prodiga in minacciose apparizioni spiritate. Alla fine i nodi vengono al pettine, rendendolo il personaggio più gagliardo.

3 -Il Reeker



reek (rēk)
1. (archaic) (intransitive) To be emitted or exhaled, emanate, as of vapour or perfume.
2. To have or give off a strong, unpleasant smell.
3. To be evidently associated with something unpleasant.
Il nauseabondo fetore viene introdotto da un orrendo effetto scenico simile a gas e i personaggi che lo inalano si limitano a tossicchiare con poca convinzione. Come se non bastasse, il finale svilisce e mortifica molte delle sue potenzialità (inespresse?). Nonostante tutto, ha i crismi estetici e offensivi per diventare un Boogeyman non meno riuscito di altri suoi contemporanei.

2 - Il Motel della paura



Lo strillo in locandina (circondati dal nulla) dice il vero; il Motel - con annessi ristorante e area di servizio - sembra edificato sul capolinea del mondo. Richiama similari ambientazioni più (Identità) o meno (Quel motel vicino alla palude) riuscite e permette una sufficiente varietà di location. Pollice alto.

1 - Twist Ending



Pecca di originalità (lo stesso espediente si è già visto in Dead End, Stay e in qualche altra decina di film) ma stranamente funziona, riuscendo a rivalutare/giustificare alcune delle tante fesserie che lo precedono. Non sorprenderà nessuno ma all'economia narrativa giova non poco, fornendo il film di una chiusura completa e decorosa.

Worst

5- La bruttona nello stanzino


Improvvisamente si gira, pensando di far prendere un colpo all'incauto visitatore. Gli tocca il cieco che manco s'accorge della sua presenza. Amareggiata, se ne torna a incidere nel legno massime tipo "tell my son I luv his girlfriend".

4 - Una mamma per nemica



Durante l'incipt investe Bambi. Non si fa. Un effetto speciale così brutto, dico. Il cerbiatto dalle bislacche proporzioni esplode letteralmente contro il parabrezza dell'auto, dimostrando fisicità inaspettata per una figurina appiccicata sullo sfondo a cui è persino stata negata la dignità della propria ombra.

3 - Se non è statico sarà stitico



Per scappare dal fantasma di Eric Mabius, il ladro di metildiossimetanfetamine si chiude nel bagno del Motel. Un adeguato livello di sfida è garantito dal sensore dello sciacquone che costringe il fattone a funambolici equilibrismi. Dopo dieci minuti di film lo ritroviamo nella stessa posa plastica. Un po' ridicolo.

2 - Una morte scatologica



Latrina, interno notte. Durante l'espletamento delle proprie funzioni corporali, la giovincella viene trascinata sotto dal Reeker. Cosa afferrare per trovare un saldo appiglio? Il rotolo di carta igienica...

1 - Blind Man a ore 9



La cecità viene compensata dal maggiore sviluppo del senso olfattivo e uditivo. Si pensa che simili caratteristiche gli possano tornare utili, contro una fossa biologica deambulante. Invece brancola in giro dicendo cazzate tipo "Poche cose mi fanno paura ma non posso più stare con quel cadavere!" o "a ore 9! ...è presto per morire! a ore 4!". Ma l'apice dell'idiozia la raggiunge mentre chiacchiera con l'amica sul tetto del camper; lei continua a parlare, poi si gira e lui non c'è più. Rapito dal Reeker? No, è solo caduto di sotto. Quindi viene finalmente preso dal Reeker? Macchè; se ne risale bofonchiando "ho scordato che ero lassù..".