martedì 13 settembre 2011

DC: The New 52 - Best #4

Post spezzato in dieci parti al fine di fornire una lettura agevole nonchè una regolare cadenza di pubblicazione (quotidiana, imprevisti permettendo). Completata la disanima, i singoli post saranno accorpati nella classica formula di B&W#5.


DC Comics ha premuto il pulsantone rosso, resettando il proprio universo fumettistico. Follia suicida o ragionata operazione di restyling e svecchiamento? 52 numeri 1 per altrettanti personaggi o gruppi più o meno iconici. Iniziamo con l'analizzare le viscere cartacee delle uscite dal 31/08 al 07/09:


Best

4 - Action Comics
Cover 1

Cover 2
Nel mezzo perde la fossettina sul mento e cinque o forse dieci anni di età. Il rilancio di Supes era atteso, forse anche troppo. Perchè dietro c'è pur sempre la manona di quel "irlandese idiota" di Morrison. E poi Superman è sempre Superman, forse il personaggio in assoluto più difficile da scrivere perchè bandiera rappresentativa di quell'iconicità immutabile tipicamente DC.
Si presenta come un bullo consapevole del proprio potere, alle prese con affaristi privi di scrupoli che si arricchiscono sfruttando l'economia.
Oggi come nel 1938, Superman sembra fare le veci del proletariato e assume toni da giustiziere che combatte non superesseri ma imprenditori dal malaffare ben vestito. Le forze dell'ordine rispondono spaesate, trattandolo alla stregua di un criminale inafferrabile e apparentemente invincibile.
Il successivo passaggio da Supes a Kent testimonia il processo di umanizzazione operato da Morrison. Tentativo che accomuna il personaggio alla più classica (e ragnesca) concezione di problematiche terra-terra come il lavoro di articolista o l'affitto da pagare.
Umanizzazione che trova riscontro nel rapporto fra Supes e la gente comune, pronta a proteggerlo e a tutelarne la salvaguardia pur contravvenendo alle regole imposte dalla legge.
Legge rappresentata dalla collaborazione di Lex Luthor con l'esercito. Personaggio che guarda l'avvento del superuomo con distacco e sospetto, profilando una mente d'illuminazione eccentrica quanto subdolamente calcolatrice.

Evidente la scelta di depotenziare il personaggio, lacero e sanguinante fin dal primo albo, finalmente spoglio dell'aura di invincibilità/intoccabilità che finora gli è appartenuta. Bravo Morrison che coglie nel segno lo scopo dell'iniziativa New 52, riportando interesse nei confronti di un emblema superomistico sopito da almeno tre lustri.

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