sabato 10 settembre 2011

DC: The New 52 - Worst #5

Post spezzato in dieci parti al fine di fornire una lettura agevole nonchè una regolare cadenza di pubblicazione (quotidiana, imprevisti permettendo). Completata la disanima, i singoli post saranno accorpati nella classica formula di B&W#5.


DC Comics ha premuto il pulsantone rosso, resettando il proprio universo fumettistico. Follia suicida o ragionata operazione di restyling e svecchiamento? 52 numeri 1 per altrettanti personaggi o gruppi più o meno iconici. Iniziamo con l'analizzare le viscere cartacee delle uscite dal 31/08 al 07/09:

Worst


5 - Detective Comics
Se c'è un personaggio che avrebbe bisogno di togliersi la polvere di dosso, ma di quelle spolverate radicali che sanno dare omini delle pulizie come Miller, Morrison o Loeb (almeno quando i neuroni di quest'ultimo ricordano di doversi scontrare), beh.. quel personaggio è Batman. Negli ultimi anni, il fumetto è infatti rimasto a guardare sconsolato mentre Nolan ridefiniva la mitologia cinematografica del personaggio, privo di intuizioni se non ricorrendo all'espediente prezzemolino della morte che, si sa, qualche albo in più lo tira sempre. Era quindi tanta l'attesa al varco per il rilancio della serie storica, quel Detective Comics che vide la luce nel lontano millenovecentotrentasette. Del tipo che chi ha iniziato a leggerlo con quella prima uscita, oggi probabilmente non potrà farlo con questa perchè stramorto.
Disegnato da Tony Daniel, uno di quelli che sono sempre rimasti un po' tamarri ma va bene così e in fondo su Spawn t'era pure piaciuto. Scritto da Tony Daniel, e qui inizi a preoccuparti perchè quella porcheria di The   Tenth ancora infesta qualche angolo della tua cantina. L'albo si apre con la centoquattordicesima vittima del Joker, esaminata dall'uomo pipistrello che riassume la situazione durante l'anatomicamente bislacca corsa sui tetti; sei anni di crimini indefessi ma stavolta la fortuna dice bene e il fiuto punta dritto verso un motel nel lower east side. Stacco sul Joker che strappa la gola ad un suo fan.
Poi però gli firma l'autografo.
La caratterizzazione punta sulla cattiveria isterica, inaspettata ma riuscita perchè imprevedibile e bilanciata dalla follia verbale del personaggio. A un certo punto Batman fa irruzione nello stabile, con successiva fuga del Joker e arrivo della polizia di Gotham. Pesanti rimandi a Year One e un mood generale che ammicca sia a Batman Begins che al Dark Knight nolaniano.
Comparsata del baffo rosso di Gordon e si torna a caccia del Joker, non prima di avere effettuato una sortita nella batcaverna dotata di montagna-ologramma.
Scontro risolutivo su un treno, col pagliaccione sconfitto e consegnato al Dr. Arkham (prima però si prende un po' di corcate aggiuntive, così.. tanto per). Finale holy shock yeeeeuuuuch! col Joker che si fa volontariamente rimuovere la faccia (?!) da un misterioso villain chiamato Dollmaker.
Ingranaggi ben oliati, ogni cosa a suo posto a parte il finale votato all'eccesso. Praticamente la storia di Batman che avresti potuto leggere cinque o dieci anni fa (e probabilmente l'hai anche fatto). O fra cinque e dieci anni, sarebbe andata comunque bene. Non si prende alcun rischio, svolge il compito senza dare una definizione quantomeno basilare al nuovo personaggio. Arrivando addirittura ad eliminarne la parte umana (Bruce Wayne non appare mai), giostrandosi nei canoni dell'investigativo supereroistico e in questo quantomeno coerente al titolo della serie. Perchè è bello credere che niente sia cambiato quando tutto è diverso, ma è altrettanto bello pensare che i numeri 1 sono fatti per costruire e non solo per cementificare idee apparentemente inamovibili.

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